martedì 25 agosto 2015

Estate sulla neve in Australia: dallo scialpinismo allo snowboard

Estate sulla neve in Australia. Un divertimento alternativo che tra agosto e settembre conquista sempre tantissimi turisti. NelVictoria, infatti, sono presenti chilometri di piste da discesa e da fondo, percorsi ad hoc per slitte trainate da cani e anche centri benessere di lusso dove rilassarsi. Arrivare da queste parti, tra l’altro, è molto semplice perché basta noleggiare un’auto a Melbourne.

 In giornata, dunque, si può praticare sci alpinismo sul Mt Buller e Mt Stirling o sci di fondo lungo le piste innevate di Falls Creek. Ancora, si può provare lo snowboard sul Mt Hotham o lanciarsi lungo le piste del Mt Buffalo. Per chi ama le racchette da neve, il giro più classico è quello tra i sentieri del Mt Baw Baw e, infine, si può scendere in slitta o toboga lungo i pendii del Lake Mountain, tra l’altro davvero incantevole.


Mount Buller
Si trova a sole tre ore di auto da Melbourne e le attività invernali, qui, si possono provare tutte. Ci sono piste da discesa per vari livelli e persino la possibilità di scalare la vetta e spostarsi lungo i pendii su una ciambella gonfiabile. Si tratta di un parco giochi invernale no-stop con attività varie come lo ski-in Cinema o le passeggiate tra le sculture di ghiaccio. Per chi ama il relax, poi, c’è la Breathtaker on High, la day spa più alta d’Australia. A poca distanza ecco il Mt Stirling, dove si può provare l’Alpine Winter Camp, il campeggio sulle piste da sci con una tenda centrale per mangiare e sette tende isolate termicamente e sopraelevate per soggiornare.


Falls Creek
A quattro ore e mezza di auto da Melbourne, è una località sciistica in stile europeo con oltre 65 chilometri di piste da sci di fondo ad accesso libero. Ospita il Kangaroo Hoppet, la più importante gara di sci di fondo in Australia e poco distante c’è pure lo Snowplay Park, per divertirsi a costruire pupazzi di neve.



Mount Hotham
A circa 4 ore e mezza da Melbourne è nell’Alpine National Park e vanta molte piste per sciatori. Snowboarder di tutti I livelli possono fare fuori pista grazie al tour gratuito sui gatti delle nevi. Le piste di fondo qui sono lunghe 40 chilometri. Per loro la suggestione è assicurata con una serie di canaloni, conche, salti, creste e cumuli di neve. Per I bambini di età inferiore ai tre anni, c’è il Burton Riglet Park. C’è, infine, il Brabalung Indigenous Interpretation Trail che collega Mt Hotham a Dinner Plain con una lunga pista 10 km a mostrare il patrimonio aborigeno della regione.

Mount Buffalo
Dopo la cittadina di Bright, 14 km di piste per sci di fondo e 20 km di discesa che offrono diverse attività invernali per le famiglie con bambini.

Non solo mare: alla scoperta del Parco del Circeo

Visite guidate tra boschi, lagune e spiagge nella terra di Circe. Il parco Nazionale del Circeo, che è uno dei 23 parchi nazionali che ci sono in Italia offre numerose attivitàai suoi visitatori anche d’estate. Ed è cosi che si può arricchire la propria vacanza, fatta non solo di ombrellone e spiaggia. 9.000 ettari nella provincia di Latina, dove vivono piante selvatiche e animali rari. Il parco comprende: 20 chilometri di dune, quattro laghi costieri, 3.000 ettari di foresta, l’isola di Zannone, centri storici e l’area archeologica della Villa di Domiziano.


 Gaetano Benedetto, presidente delle Ente parco, spiega cosa si può scoprire: “E’ un presidio di biodiversità, uno scrigno di natura e cultura, abbiamo la convivenza di beni storici, archeologici e neolitici. Tantissimi animali e piante. Sulle rupi, dove nidifica il falco pellegrino, si possono trovare la palma nana e il fiordaliso delle scogliere, una specie presente solo qui. Vicino alla costa ci sono specie pioniere fra cui il giglio di mare e la cakile marittima”.
Tra gli animali: cinghiali, coleotteri, lucertole, gabbiani e conigli, ma anche passero solitario, berta maggiore e una piccola colonia di mufloni.



Quello che caratterizza di più e’ il promontorio del Circeo, che rappresenta l’elemento paesaggistico di tutta l’area pontina. La leggenda narra che la Maga Circe regnava sull’isola di Eea e i popoli antichi hanno identificato l’isola proprio con il promontorio del Circeo. La sagoma del monte raffigura il profilo della Maga, innamorata di Ulisse, nell’Odissea di Omero.
Scalare il promontorio è un itinerario, soprattutto d’estate, consigliato a escursionisti esperti e meglio se accompagnati da una guida.



Si possono scorgere bellissime vedute in bilico tra bosco e mare, fino al punto più alto. Passeggiate come questa sono organizzate dell’Istituto Pangea, una onlus che collabora d oltre 20 anni con il Parco Nazionale del Circeo. L’appuntamento per questa escursione è a Torre Paola e dura circa 6 ore.
Oltre al promontorio si può andare alla scoperta dell’area archeologica della Villa di Domiziano, dove si può passare un giorno da imperatori alla scoperta dell’uso razionale dell’acqua al tempo degli antichi romani.



Anche per i più piccoli ci sono numerose attività come “pollicini verdi”, dove imparano a seminare nel vivaio del Corpo Forestale dello Stato o “scopri parco”, una caccia al tesoro nella foresta.
Per gli amanti della meditazione anche un corso di Hatha Yoga nel parco, si entra dall’ingresso principale di Sabaudia, e di buon mattino si praticano le ‘asana’ tra lecci e alberi secolari.



La villa e il lago di Fogliano dove c’è un bellissimo giardino che come ricorda Gaetano Benedetto ”era quello definito esotico della famiglia Caetani, mentre quello di Ninfa, era quello romantico”.
Dal punto di vista enogastronomico gli amanti del buon cibo saranno soddisfatti, perché potranno gustare le eccellenze gastronomiche del luogo come le ottime mozzarelle che rientrano nel consorzio della Bufala campana, per via dei numerosi allevamenti di bufali che ci in questo territorio.

domenica 12 ottobre 2014

Lo Yukon, nella terra selvaggia dei "cercatori d'oro"

L'oro non c'è più nel fiume Yukon, ma la sua natura selvaggia, teatro di un'epopea, affascina ancora. Una volta le pepite risvegliarono il "Sogno americano” chesembrava spezzato. Oggi, altri tesori emozionano il viaggiatore.


È passato il tempo di Jack London e della "corsa all'oro" che sul finire dell'800 muoveva fin qui dall'Ovest migliaia di disperati in cerca di fortuna. Eppure, anche adesso, sono i più temerari ad accollarsi la fatica di un viaggio destinato a regalare ricchezze. Perché fiumi, laghi, foreste, alti picchi, canyon e le distese degli altipiani di questa regione del Canada lasciano un segno nel cuore. Dal sole di mezzanotte che illumina l'estate, all'aurora boreale che colora le oscurità dell'inverno: anche le stagioni qui, come i luoghi, hanno un carattere forte.

Lo Yukon, lungo 3.185 km, nasce dai monti al confine con la Columbia Britannica, tocca il Klondike, attraversa l'Alaska e sfocia nel mare di Bering. Ci si muove con la jeep e con la canoa, sempre accompagnati da una guida (www. travelyukon.com). Il fiume bagna una regione di quasi 500 mila mq popolata solo da 30 mila persone (che vivono in gran parte nelle città di Whitehorse e Dawson City, dove esiste ancora l'atmosfera della "gold rush"). Poi ci sono gli animali: grizzly, alci, caribù, linci, lupi; abbondano torrenti e bacini con acque trasparenti dove scivolano le canoe e nuotano castori, salmoni, lucci, trote.

È la terra di alte cime e pianure fluviali con rari villaggi dove vivono gli ultimi Gwich'in, gli indiani che mantengono ancora le antiche tradizioni del loro popolo. È passato il tempo, ma sembra tutto come 100 anni fa. È lo stesso mondo che abbiamo immaginato leggendo i romanzi di Jack London, un Wild West dominato dalla “legge delle zanne e dell'artiglio”: "Nessun rumore, nessuna voce d'uomo rompeva quel silenzio, e la natura, sempre uguale da che è nato il mondo, dominava incontrastata". Sembra di vedere Buck-Zanna Bianca correre nella tundra per seguire il “richiamo della foresta”. E, soccorsi dall'immaginario disneyano, ci appare anche un giovane Paperone in un torrente del Klondike alla ricerca di un'oncia per cominciare il suo impero. Chissà, poi, se dentro una baita in cima a una montagna rocciosa, vicino a una vecchia miniera, c'è ancora Charlot, l'ingenuo pioniere della Febbre dell'oro, mentre addenta una scarpa lessata per cena. Guardiamo le colline purpuree che fanno da corona a Whitehorse e lasciamo andare il pensiero. È passato il tempo dei sogni. O forse no.

I NOSTRI CONSIGLI:

Per rivivere le atmosfere del "selvaggio west", si può prenotare una stanza all'Eldorado Hotel (www.eldoradohotel.ca) di Dawson City, Qui, la prima colazione (e, a richiesta, anche il pranzo) si può consumare nella Bonanza Dining Room. Bere un wiskhey nello Sluice Box Lounge, con le foto dei cercatori d'oro che arrivarono qui nel 1898, ci farà sentire come i cow-boys nei saloon dei film western. Prezzi ragiobnevoli che cambiano a secoinda delle stagioni.

Volete mangiare come piaceva a Jack London? Prenotate un tavolo all'Antoniette (www.facebook.com/Antoinettes.Whitehorse; un pasto: 30 $) nel centro di Whitehorse. La sua specialità è la carne alla brace (assaggiate le bistecche di caribù) servita con il riso e i fagioli: un classico.

Il fascino di Singapore, tra i grattacieli e le foreste. La città che cambia sempre

Sembra viaggiare nel tempo nell’arco di un secondo Singapore, la città-stato del sud-est asiatico dove passato e presente convivono al meglio. E’ impossibile restareindifferenti di fronte al suo profilo maestoso incorniciato da foreste ma anche da grattacieli e futuristiche costruzioni, in un contesto dove non mancano nemmeno secolari monumenti. Le creative invenzioni degli ultimi decenni non hanno sottratto spazio alla natura come avviene spesso in questi casi, ma sono state inserite perfettamente nel contesto, trasformando l’area quasi in una installazione perenne da scoprire con calma. Questo è il momento giusto, perché nel 2015 festeggerà un anniversario importante: il mezzo secolo di indipendenza dalla Malesia ed è ora di innamorarsi delle sue tante peculiarità.


Singapore è una città iconica che ha cambiato volto nel giro degli ultimi cinque anni, sempre in equilibrio tra diverse epoche e stili. Uno dei simboli di ultima generazione resta il Marina Bay Sands, formato da tre enormi grattacieli con la presenza dell’omonimo albergo e di una catena di negozi, pub, ristoranti e discoteche. Incredibile la terrazza a forma di nave con la piscina a sfioro che offre una vista unica sullo skyline della città. C’è però modo di scorgerne pure il passato coloniale, ad esempio, nello storico hotel Raffles, con i suoi giardini. Non hanno resistito al suo fascino personaggi di fama mondiale come Michael Jackson e Charlie Chaplin.

Un mix di etnie che convivono, dunque, e nei diversi quartieri in molti casi ci si arriva facilmente anche a piedi.

LE ULTIME NOVITA' :

• Gardens By the bay: l’incredibile giardino con gli alberi robotizzati che si illuminano la sera in un suggestivo spettacolo di luci. E’ un evento unico nel pianeta ed è stato inaugurato nel 2012. E’ in continua evoluzione e perfettamente inserito nell’ambiente, senza deturparlo in alcun modo. Una sorta di foresta tropicale del futuro.

• River Safari: il primo parco tematico d’Asia, dedicato ai più particolari ambienti fluviali che esistono. Dal 2013, qui sono state ricreate le sponde dei fiumi più noti: dal Rio delle Amazzoni al Mississippi, tanto per citarne un paio.

• Singapore Sports hub: perfetto per gli sport indoor e outdoor e per i grandi eventi sportivi. Di recente inaugurazione.

• Park Royal Pickering è, invece, un nuovissimo hotel ecosostenibile simbolo di lusso e modernità a pochi minuti da Chinatown e Raffles Place. In auto si può raggiungere in 15 minuti Orchard Road, che ogni amante dello shopping sogna di visitare.


CURIOSITA' E MITI DA SFATARE:

• Pur essendo una città piccola è comunque tre volte e mezzo l’area di Milano

• L’aeroporto di Changi è stato il più grande del mondo ed è stato costruito per azzerare lo stress da viaggio. I controlli di sicurezza e del passaporto e il ritiro dei bagagli, avvengono nell’arco di pochissimi minuti e con zero code.

• Sono presenti almeno 370 hotel adatti a tutte le tasche. Non è, dunque, necessariamente una destinazione cara.

• In giro tra i suoi quartieri si possono vivere alcune tra le migliori esperienze gastronomiche del mondo. Famoso è, ad esempio, il suo street food.

• Nel 2013 sono stati registrati 15,5 milioni di arrivi con un incremento del 7,4 per cento e oltre ai mercati del Pacifico e al turismo proveniente da Regno Unito e Germania, anche le partenze dall’Italia sono in forte crescita.

COME ARRIVARE?

Con i voli della Singapore Airlines principalmente. La compagnia dai grandi numeri, nel 1970 è stata la prima ad offrire pasti e bevande gratuite e sedili con poggiatesta in economy. Oggi vanta una flotta di 100 aeromobili e unisce 60 città con 30 Paesi. Dall’Italia garantisce 3 partenze settimanali per la città da Roma Fumicino e un volo giornaliero da Milano Malpensa. Collega insieme con la consociata Silk Air l’Oriente, l’Australia, la Nuova Zelanda e l’Europa, con tutte le classi di servizio a bordo.

Ufo avvistato sulle Alpi Apuane terrorizza una famiglia: "Era un anello blu elettrico"

Secondo le prime testimonianze si tratterebbe di un oggetto con forma circolare ellittica, con il diametro di circa 8-10 metri e emanava una luce blu elettrico. Si tratta dell'Ufo, cioè l'Oggetto volante non identificato, avvistato lo scorso 5 aprile da un impiegato e dalla moglie casalinga sulle Alpi Apuane: il caso, già denunciato ai carabinieri di Massa, è stato reso noto nel corso del terzo congresso internazionale del Cun, il Centro ufologico nazionale, che si è appena svolto a Roma.  Secondo Vladimiro Bibolotti, presidente del Cun, si tratta di «uno degli avvistamenti più importanti degli ultimi quindici anni». L'impiegato e la moglie, residenti in un comune della provincia di Massa, entrambi quarantenni, stavano tornando a casa dopo aver cenato da parenti.  A bordo dell'auto anche il loro figlio di pochi anni, che dormiva.



 Mancavano pochi minuti alle 23.00. Giunti a ridosso di una curva, si accorgono che la ringhiera che delimita lo spazio dove si trova un'edicola votiva riflette della luce blu, ad intervalli regolari.  Circostanza strana, pensano, considerato che la ringhiera è di ferro nero opaco. Dopo pochi metri di marcia il «disco volante» si materializza a circa cinque metri di quota, a non più di 10-15 metri dalla vettura. L'uomo racconta di essere stato investito da luci blu elettrico e poi di aver visto questa sorta di «anello», anch'esso blu, che girava.  Lo stesso oggetto viene avvistato dalla moglie, che lo descrive negli stessi termini. Ai testimoni l'oggetto sembra un «tagadà», la giostra dei luna park, ma rovesciato, con settori verticali, che girava in modo vorticoso. La visione dell'Ufo terrorizza i due coniugi. L'uomo, ancora abbagliato, scappa a tutta velocità. Si ferma più avanti, scende dall'auto, ma dell'oggetto non c'è più traccia.  Sull'avvistamento hanno fatto una prima indagine i ricercatori del Cun, ma il testimone si è anche recato dai carabinieri per denunciare il fatto. Alla stazione dell'Arma di Massa gli è stato fatto compilare l'apposito Modulo di avvistamento di Oggetto volante non identificato, dove l'impiegato ha ricostruito l'episodio, disegnato e fatto uno schizzo dell' «anello» misterioso.  La segnalazione è stata quindi girata al Reparto generale sicurezza dell'Aeronautica militare, che si occupa della materia. Nel corso del simposio il CUN, un'organizzazione sulla breccia dal 1965, ha fatto il punto - con il presidente Bibolotti e uno dei fondatori, Roberto Pinotti - su circa cinquanta anni di ricerca: mezzo secolo durante il quale sono stati raccolti 12.365 dossier relativi ad avvistamenti di Ufo, risalenti fino al lontano 1901.  Dei 12.365 X-files raccolti e indagati dal CUN, 8.804 riguardano segnalazioni di Oggetti volanti non identificati ad alte quote (sopra i 150 metri); 1.440 a basse quote (sotto i 150 metri); 376 Ufo a terra; 368 riguardanti «presenze di entità», cioè i famosi «incontri ravvicinati del terzo tipo»; 93 Ufo a pelo d'acqua (mare o lago); 40 USO, cioè oggetti non identificati sotto il livello dell'acqua; 1.240 segnalazioni inserite in altre tipologie minori. Il 1954, anno analizzato nel dettaglio durante il congresso, ha visto tre episodi che ancora rimangono tra i più significativi nella casistica italiana.  Due avvistamenti collettivi quasi concomitanti su Roma e Milano, 17 settembre, e un avvistamento di massa: si tratta della partita di calcio interrotta allo Stadio Comunale di Firenze il 27 ottobre, dove tutti, calciatori e pubblico, si fermarono per osservare il passaggio nei cieli di due dischi volanti. Non manca nemmeno un «incontro ravvicinato del terzo tipo» avvenuto a Cennina (Arezzo), dove due «entità» uscite da un oggetto volante fecero un «approccio di contatto» con una donna. Durante il congresso - nel quale sono stati anche presentati i «Protocolli di Contatto», un modus operandi per l'eventuale arrivo di visitatori extraterrestri - sono stati proclamati i vincitori del Premio Giornalistico Nazionale «J. A. Hynek» per i migliori articoli, servizi ed inchieste ufologiche svolte nel mondo della comunicazione. I giornalisti premiati sono stati Fabio Fazio, Maria Antonietta Calabrò del Corriere della Sera, Ivano Pasqualino della Repubblica e gli autori del libro-inchiesta «UFO i dossier italiani» (Mursia), Lao Petrilli e Vincenzo Sinapi, che hanno pubblicato le 445 segnalazioni di Ufo raccolte dall'Aeronautica dal 1972 ad oggi.

venerdì 7 giugno 2013

Mille idee per vivere tutte le bellezze della città in modo unico e a costi contenuti

A Belgrado, capitale della Serbia, le vacanze di Pasqua sono low cost. E sì perché la splendida città per il periodo pasquale riserva una miniera di opportunità per vivere tutte le sue bellezze, con proposte di visita a partire da 1 euro. Divertimento, storia, musica, design, life style e cinema: Belgrado è la meta ideale per una viaggio di primavera “a portata di...portafoglio”. 
BELGRADO, CREATIVA E MODERNA - Situata nella provincia della Serbia centrale, nel punto dove confluiscono i fiumi Sava e Danubio, Belgrado è una tra le destinazioni europee più creative, piena di contrasti e capace di unire la cultura orientale con quella occidentale. Qui, infatti, tra quartieri antichi e palazzi moderni, per le vie dove la musica suona fino all’alba, convivono sia il volto storico di Belgrado che la sua anima moderna, attenta alle nuove tendenze, al design e amante del cinema e dello sport.
Da non perdere in città: tra i monumenti che testimoniano il passato romano meritano sicuramente una visita la Cattedrale e la residenza della Principessa Ljubica e la fortezza medievale di Kalemegdan. Mentre tra le strade simbolo di Belgrado spicca: Skadarlija, la via dei bohemien, con il suo quartiere omonimo dai tipici vicoli acciottolati in stile ottocentesco, e Knez Mihailo lungo la quale è possibile ammirare ciò che resta dell'architettura dell'Ottocento. Ma Belgrado offre anche esperienze di visita originali. Tra le più curiose: i tour alla scoperta della città sotterranea e gli adrenalinici voli in deltaplano sopra il Danubio.
E per conoscere al meglio la vera anima della città è consigliabile farsi accompagnare dai Belgrade Greeters , un’associazione di giovani volontari che propone tour personalizzati “Free of Charge”, alla scoperta dei quartieri della città, dei negozietti, dei ristoranti e dei musei, così come piacevoli passeggiate lungo il Danubio e la Sava o nello sterminato verde dei parchi. Tantissimi sono poi gli appuntamenti mondani e culturali da vivere durante la settimana di Pasqua. Per tutti gli appassionati di moda, imperdibile è il Belgrade Fashion Week durante il quale i migliori designer e marchi della moda serbi e internazionali, fashion designer e stylist, studenti di arti applicate e fashion blogger si incontrano tra le venue delle sfilate: l’Intercontinental e il Park Hayatt, il Sava Center nella nuova Belgrado, lo Student Cultural Center e il Museo della Storia Jugoslava.
Amate il cinema e non potete farne a meno nemmeno in vacanza? Bene, l'evento che fa per voi è il Belgrade Documentary and Short Film Festival al quale partecipano 150 autori serbi e internazionali per una rassegna ricca di documentari, cortometraggi e film di animazione. La kermesse si svolge dal 2 al 6 aprile.

UNA PASQUA DA 1 A 20 EURO - Trascorrere la Pasqua a Belgrado è davvero low cost. Con solo 1 euro avrete la possibilità di gustare i buonissimi Puz al Formaggio, tipici snack della boulangerie tradizionale serba da gustare rigorosamente mentre si passeggia per le vie della città. Con 2 euro potrete investire in cultura visitando il Museo della Storia Jugoslava, non lontano dal centro storico, accanto alla tomba dove riposa Tito. 
A soli 3 euro si può bere una birra nel jazz bar di Belgrado, ascoltando la musica live e con 4 euro gustare gustarsi una tipica zuppa di pesce al ristorante folkloristico Reka dall’atmosfera molto coinvolgente grazie ai piatti tipici e alle performance live che trascinano gli ospiti in danze scatenate. Con 5 euro si può scoprire la straordinaria storia del magnetismo al Museo Nikola Tesla che prende il nome dell’inventore del magnetismo. Nikola Tesla sognava energia elettrica per tutto il mondo gratis e senza fili.
Con soli 8 euro potrete trascorrere una notte al Red Door Hostel. Premiato con HostelBookers.it Awards per la miglior pulizia di camere e aree comuni, è un vero gioiello: design contemporaneo, posizione strategica per le maggiori attrazioni e night life. Spendendo dai 10 a 15 euro potrete effettuare un tour insolito attraverso la storia urbanistica della città, accompagnati dai giovani architetti 360Beograd. Durante l'itinerario conoscerete l’eredità orientale e il processo di modernizzazione del contesto urbano, visiterete la New Belgrade per poi “tuffarvi” negli spazi industriali rigenerati e rivitalizzati dalla creatività urbana dove lavorano giovani urbanisti, designer, architetti e artisti. 
Infine, per i più sportivi, spendendo dai 10 ai 20 euro Belgrado offre la possibilità di  vedere allo stadio una partita di Superliga serba tifando per la Stella Rossa o per il Partizan.

Terme benefiche, la sensazione di galleggiare a pelo d'acqua e luoghi misteriosi

Il Mar Morto è un luogo magico, il bacino idrico più salato della terra dove è possibile sperimentare l'’incredibile sensazione di galleggiare a pelo d’'acqua nella massima depressione terrestre (oltre 410 metri sotto il livello del mare). Il bacino, nonostante il suo nome non è un mare, bensì un lago la cui elevatissima salinità delle acque non permette che si sviluppi alcuna forma di vita in esso. L'unica forma di beneficio e vita generata da questo stupefacente lago è quella data delle sostanze minerali di cui è ricchissimo hanno preziose proprietà curative, tanto che il Mar Morto è una eccezionale destinazione termale. 
NEL MAR MORTO TRA SORGENTI E FANGHI - Questo gigantesco bacino, lungo 75 chilometri e largo 15, vecchio di mille secoli, è il luogo al mondo in cui è possibile riscontrare un’a altissima combinazione di benefici termali. La radiazione solare perfettamente filtrata, le condizioni climatiche peculiari, l'atmosfera arricchita da ossigeno, le sorgenti e i fanghi fanno di questa regione un luogo ideale per ricevere trattamenti di vario genere, finalizzati in particolare a ristabilire l'equilibrio della pelle, sotto la guida di centri medici locali. A garantire i risultati un dato su tutti: l'acqua qui ha il 27% di contenuto in sali e minerali, con particolare concentrazione di calcio, che pulisce la cute dalle impurità, magnesio dall’effetto antiallergico, bromina (effetto rilassante), bitume (antinfiammatorio). Bitume, calcio e magnesio abbondano anche nel fango nero, che in più si compone di silicati dal benefico potere astringente. Con questo concentrato di sostanze benefiche si curano molte malattie della pelle tra cui psoriasi, vitiligine, acne, micosi e sclerodermia. Anche le vie respiratorie traggono giovamento dall'umidità praticamente inesistente tutto l'anno, dalla pressione atmosferica molto alta e dall'aria purissima e ricca di ossigeno.
 
Le strutture in cui godere i benefici della regione abbinati a un soggiorno all'’insegna del massimo comfort sono numerose: ne segnaliamo due, particolarmente adatte alla clientela occidentale: il Moevenpick Resort & Spa e il Jordan Valley Marriott Resort, ben attrezzato anche per chi viaggia in compagnia di bambini. il Moevenpick Resort & Spa è un hotel di lusso, che ha compiuto la scelta della sobrietà, integrando la classe di ambienti esclusivi alla natura circostante. La struttura dispone di un centro termale dove si trovano particolarità come il bagno di galleggiamento “a secco”, la vasca per il massaggio acquatico, l'idropiscina all'aperto e la penisola naturale da dove godere il tramonto immersi nelle acque del Mar Morto. Mentre il Jordan Valley Marriott Resort si trova a 45 chilometri da Amman, ed è un resort di grande fascino la cui vera attrazione è la Spa.
 
NELLA VALLE DEL GIORDANO - Se poi, dopo tanto benessere, vi venisse voglia di visitare alcuni luoghi della Valle del Giordano, tra i più belli ci sono. la città di Betania, il Monte Nebo, e la città di Madaba. La Valle del Giordano è un luogo di profondo significato spirituale ed è meta tradizionale di pellegrinaggi. Una serie di scoperte archeologiche, effettuate a partire dal 1996, ha permesso di identificare questa area come quella di Betania, città in cui visse Giovanni il Battista. L'’insediamento di Betania è stato recentemente identificato sulla riva meridionale del piccolo ruscello perenne chiamato Wadi Kharrar, ad est del Giordano e di fronte a Gerico.
Dopo aver effettuato gli scavi, la zona è stata adeguatamente protetta ed è quindi accessibile ai visitatori. L'’ubicazione di questo luogo è stata incerta in passato, tanto che si arrivò persino a dubitare della sua esistenza. Gli archeologi hanno invece rintracciato frammenti di ceramiche del primo secolo, resti di recipienti in pietra di epoca giudaica, tessere di mosaici e schegge di ceramica bizantina. Grazie a questi reperti è stato possibile dimostrare che presso la sorgente del Wadi Kharran esisteva un insediamento di epoca romana, identificandolo appunto con la città da cui Giovanni il Battista annunciò Gesù Salvatore e predisse il suo sacrificio per la salvezza umana
 
La riva est del fiume Giordano è stata anche testimone della vita e dalle opere dei profeti Abramo, Giacobbe, Mosè, Giosuè, Elia, Eliseo.
Il lavoro degli archeologi negli ultimi due anni ha identificato più di 20 siti appartenenti all’'epoca romana, bizantina e del primo periodo islamico. Le scoperte chiave sono il monastero bizantino ed i resti di epoca romana di Tell el-Kharrar, l'’antica Betania, diverse chiese di dimensioni minori, cappelle, caverne e celle; un complesso bizantino adiacente al fiume Giordano, che commemora il battesimo di Gesù; una grande piscina con cappella adiacente a metà strada tra l’'insediamento di Betania e il fiume Giordano; una stazione di sosta per i pellegrini e le carovane ad est di Betania, sulla strada verso il Monte Nebo, ed altri resti la cui funzione non è ancora stata chiarita.
 
Un altro luogo di grande significato religioso è poi il Monte Nebo, uno dei luoghi più venerati della Giordania dove, secondo la tradizione, morì e fu sepolto il profeta Mosè. Il piazzale antistante la chiesa dedicata al profeta offre una vista mozzafiato sulla Valle del Giordano e sul Mar Morto. Già dal quarto secolo i cristiani vi avevano edificato una piccola chiesa che fu poi progressivamente ingrandita e di cui restano alcuni blocchi di calcare, collocati all'’esterno della costruzione attuale. Nel VII secolo divenne un vasto complesso bizantino, meta di grandi pellegrinaggi: gli scavi archeologici, iniziati nel 1933 sotto la Custodia Francescana della Terra Santa, hanno riportato alla luce i meravigliosi mosaici pavimentali, con scene di caccia e di pastorizia in cui sono raffigurati animali esotici (leoni, struzzi, zebù, cammelli e altri ancora).
Altri splendidi mosaici bizantini si possono ammirare a Madaba detta appunto la “città dei mosaici”, per le centinaia di tessere che impreziosiscono le sue case e le sue chiese. Il più celebre è la famosa mappa bizantina del VI secolo che offre una “visualizzazione” geografico-religiosa dell’'ubicazione di Gerusalemme ed altri luoghi sacri biblici. Il mosaico si trova all'’interno della chiesa ortodossa di San Giorgio:
 è composto da oltre due milioni di tessere e nella sua dimensione originale era grande 25 metri per 5. E’ ancora in buona parte visibile e raffigura valli e colline, il corso del fiume Giordano, il Mar Morto, Gerusalemme con le sue dodici porte, villaggi e città fino al delta del Nilo.