lunedì 14 novembre 2011

Speleologa ferita a gamba resta bloccata in grotta

Una speleologa è rimasta bloccata in una grotta a Serle, nel bresciano, dove ieri si è recata per effettuare un'esplorazione. La donna è caduta, mentre era nella grotta, a 250 metri sotto terra, e si è fratturata una gamba. Uno speleologo, che era con lei, è riuscito a risalire in superficie e a chiamare i soccorsi attorno alle 17.30 di ieri. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 di Brescia, il soccorso alpino e i vigili del fuoco che stanno operando da ore per riuscire a portare fuori in barella la donna, che non riesce a muoversi. Le operazioni ancora in corso, a quanto appreso dai vigili del fuoco di Brescia, sono particolarmente complesse, data la difficoltà che presentano le numerose strettoie. L'intervento dei soccorritori proseguirà tutta la notte, fino al mattino.







Muore lanciandosi da 4mila metri, paracadute non si apre


 Un paracadutista è morto in un lancio a Cumiana, nel torinese. L'incidente è accaduto alle 16 circa. La vittima P.M., 78 anni, di Torino, si è lanciato da un aereo da un'altezza di 4.000 metri. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, l'uomo non sarebbe riuscito ad aprire completamente il paracadute a profilo alare, probabilmente a seguito di una errata manovra, e non è riuscito nemmeno ad azionare quello di emergenza. Il paracadutista è morto sul colpo. Sul posto, oltre ai militari, il personale medico del 118, che ne ha constatato il decesso. La vittima era già uscita illesa, nel 1999, da un incidente aereo in cui persero la vita pilota e copilota sempre a Cumiana. In quel caso, era riuscito a lanciarsi unitamente ad altri paracadutisti. Fra questi anche un suo amico, che ha assistito oggi all'incidente in cui è morto il 78enne.

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